Chi sono i quotisti scommesse ed in che modo possono determinare il successo dei bookmakers? Te lo racconto in questa lezione.
Bentornato nel mio mondo,
se hai letto questo articolo sai che la differenza sostanziale tra i giochi numerici (Lotto e derivati, Gratta e Vinci, etc) e le scommesse sportive è da ricercarsi nelle quote.
La quota è una stima: esprime, secondo il quotista, la probabilità percentuale che un esito si verifichi.
La probabilità espressa da una quota non è fissa nel tempo (come lo sono invece le probabilità di vincita al Lotto). Nasce da calcoli, eppure varia in base ad innumerevoli fattori.
Il quotista è colui che si occupa di definire, compilare, aprire le quote (cioè pubblicarle rendendole giocabili) e monitorarle fino allo stacco (l’inizio dell’evento quotato).
Tottenham vs Chelsea
I quotisti scommesse accedono a database sportivi, archivi storici ed usando algoritmi più o meno complessi hanno la possibilità di avere un’indicazione iniziale delle probabilità percentuali di ogni esito sportivo.
Prendiamo ad esempio l’Under 2.5 goal (si pronosticano 2 o meno goal nell’incontro) tra Tottenham e Chelsea del 4 gennaio.
Prima di aprire questo esito il buon quotista consulterà il suo algoritmo e successivamente farà un’indagine strutturale delle due squadre: le rose, i giocatori disponibili e quelli squalificati.
Valuterà poi lo stato di forma, le motivazioni, i rapporti tra attacchi e difese ed in base alle indicazioni degli algoritmi e la sua idea deciderà di aprire a 1,88 la quota per l’Under 2.5 goal di Tottenham vs Chelsea.
Il suo lavoro non è finito, anzi, è appena entrato nel vivo.
Quotisti scommesse: mai a riposo!

Questa immagine ottenuta con Betonvalue ti mostra come la quota dell’Under 2.5 sia cambiata nell’arco di due giorni, dal 1,88 iniziale aperto dal quotista, al valore di 1,78 allo stacco.
Nel frattempo, nella vicina ricevitoria del Lotto, la probabilità di beccare un ambo secco è rimasta la stessa: 1 su 400, cioè quota 400,0, cioè lo 0,25%. Era così due giorni fa, è così ora che ti sto scrivendo e sarà così per sempre.
Le scommesse sportive non sono le estrazioni del Lotto. Le quote si muovono!
Quali fattori influenzano il loro andamento?
Dopo aver studiato ed aperto le proprie quote, i quotisti scommesse sono stuzzicati principalmente da due fattori interconnessi.
- Le notizie
Una conferenza stampa in cui Mourinho dichiara l’intenzione di schierare una difesa a 5 per il suo Tottenham, o l’infortunio improvviso di uno o più giocatori fondamentali, rappresentano notizie cruciali.
Le assenze sia di Harry Kane che di Heung-Min Son, ad esempio, diminuirebbero notevolmente la capacità offensiva del Tottenham, portando l’Under 2.5 a diventare più probabile e l’attento quotista ad abbassare la sua quota.
In questo modo il quotista anticipa lo scommettitore.
- I volumi di gioco
Dal momento dell’apertura puoi vedere le quote come titoli di Borsa col funzionamento al contrario: se infatti un titolo che piace viene acquistato e prende valore, “salendo”, una quota che piace particolarmente agli scommettitori invece “scende”.
Puoi immaginare questo fenomeno come una bilancia con due piatti (le quote di Under e Over in questo caso) sui quali vengono poggiati due pesi differenti (le somme di tutte le puntate): con più puntate sull’Under vedresti il piatto dell’Under scendere e quello dell’Over salire.
È proprio ciò che potrebbe verificarsi nel caso di un Tottenham molto difensivo, con in più le assenze di Kane e Son: gli scommettitori più bravi e veloci reagirebbero immediatamente alla notizia, preferendo l’Under 2.5, giocandolo in massa e portando quindi il quotista ad abbassarne la quota per renderla meno appetibile.
Il quotista in questo caso ha risposto allo scommettitore.
I movimenti di quota sono quindi quasi sempre la conseguenza di ciò che un quotista fa per anticipare il mercato, o che al contrario il quotista potrebbe essere costretto a fare per rispondere al mercato.
Quotisti scommesse vs scommettitori: una lotta ad armi pari?
Se è vero che i quotisti scommesse hanno un bel po’ da fare per aprire in modo ottimale tante quote e tenerle in perfetto equilibrio in modo da generare profitto, è anche vero che i bookmakers hanno dalla loro parte un vantaggio non da poco.
Guardiamo ad esempio le quote Over 2.5 e Under 2.5 allo stacco per Tottenham vs Chelsea prese da Pinnacle, la “bibbia” delle quote:

L’Over ha chiuso a 2,140, con l’Under a 1,781. Trasformando le quote in probabilità percentuali noteremmo qualcosa di interessante. Infatti:
2,140 indica il
100 / 2,140 = 46,73% di probabilità per l’Over
mentre 1,781 indica il
100 / 1,781 = 56,15% di probabilità per l’Under
e ci salta immediatamente agli occhi un’anomalia: la somma delle due percentuali infatti è
46,73 + 56,15 = 102,88 %
e non 100%.
C’è qualcosa che non quadra.
Urge nuova lezione.