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Lavagna scommesse e aggio: impara a scommettere [lezione 3]

Pubblicato il 22 Marzo 2021

Da Betpusher

Cosa si intende per lavagna scommesse e aggio del bookmaker? Perchè è così importante per un bravo scommettitore conoscere questi due concetti?

Te lo spiego in questa pagina.

lavagna-scommesse

Gli allibratori, i capostipiti dei moderni bookmakers (oggi anche “concessionari”) scrivevano le sfide con le relative quote su una lavagna, garantendosi così la possibilità di cambiarle nel caso in cui se ne presentasse la necessità.

Una vita fa.

Nel mondo del betting il termine lavagna è usato per indicare la percentuale di allibramento quote da parte del bookmaker

Il bookmaker allibra le quote di un evento, cioè le abbassa tutte di un po’.

Ricorda: a quote più basse corrispondono percentuali più alte (cfr lezione 1).

La lavagna scommesse si calcola sommando le probabilità percentuali implicite delle quote allibrate di un evento, proprio come abbiamo fatto per l’Under/Over di Tottenham vs Chelsea nella lezione precedente. Ecco perchè la somma non era uguale al 100%, ma al 102,88%.

Per ogni sfida e tipologia di giocata (1X2 calcio, testa a testa Formula 1, under/over calcio, etc..) c’è una percentuale di allibramento, quindi una lavagna.

lavagna scommesse
Alcuni bookmaker riportano la lavagna scommesse accanto ad ogni offerta

Perchè la lavagna scommesse è sempre superiore al 100%?

Una situazione come quella descritta nella lezione 1, con gli esiti Testa e Croce entrambi a quota 2,00 (50% + 50%) rappresenta una lavagna scommesse al 100%.

Una lavagna ideale (o “equa”), ma introvabile sul singolo bookmaker.

Se infatti per assurdo giocassimo 10 euro sia su Testa che su Croce con lavagna scommesse al 100%, spendendo quindi un importo di 20 euro, avremmo una vincita di (10 x 2,00 =) 20 euro lorde (vinceremmo Testa perdendo Croce, o viceversa) andando pari, e il bookmaker stesso sarebbe lì soltanto per farci passare del tempo, non trattenendo nessun tipo di compenso per il suo servizio.

Perciò per guadagnare dal proprio lavoro i bookmakers applicano una riduzione più o meno importante alle quote ideali di un evento. Le abbassano cioè entrambe (nel caso di Testa/Croce, o di Under/Over), pagando allo scommettitore meno del corrispettivo ideale, trattenendo una parte dell’incasso.

La parte dell’incasso trattenuto dal bookmaker allibrando le quote si chiama aggio del bookmaker

e si calcola molto semplicemente in questo modo:

aggio = 100 – 100*(100 / lavagna)

Il bookmaker Pinnacle nel caso della lezione precedente con una lavagna al 102,88% ha quindi applicato sull’Under/Over di Tottenham vs Chelsea un

aggio = 100 – 100*(100 / 102,88), cioè 100 – 97,2 = 2,80

quindi il 2,80% di aggio.

La riduzione media che invece riscontriamo presso i bookies italiani porta la parità ideale di Testa vs Croce (50% vs 50%) non alle quote di 2,00 contro 2,00, ma di 1,85 contro 1,85 nella maggior parte dei casi.

Calcolando lavagna scommesse e aggio in questo caso avremmo (dovute approssimazioni):

100 / 1,85 = 54,05% per Testa, così come per Croce

e quindi una lavagna scommesse al

54,05 + 54,05 = 108,1%

ed un aggio del

100 – (100 / 108,1) = 7,5%

cioè una percentuale molto alta, che include il guadagno del concessionario e le tasse che lo stesso corrisponderà allo Stato.

Giocando questa volta 10 euro sia su Testa che su Croce, spendendo sempre 20 euro totali, vinceremmo (10 x 1,85 =) 18,50 euro, lasciando 1,50 euro al concessionario per il nostro “divertimento”: 1,50 euro è appunto il 7,5% di 20 euro.

Morale della favola?

Ce ne sono diverse:

  • più la lavagna è alta, più il concessionario ha ridotto le quote ideali. Tradotto in soldoni, ci sta pagando meno di quanto potrebbe, quindi…
  • È molto difficile trovare “convenienza” tra le quote di una lavagna troppo alta.
  • Giocare sempre su uno stesso concessionario è senza dubbio un errore matematico, anche quando si tratta di un concessionario con lavagne basse.

Dietro un concessionario di scommesse c’è tanto lavoro, ci sono tante persone, tanta tecnologia e -in Italia- tante tasse. È quindi fisiologico vedere sui concessionari italiani lavagne più alte rispetto ai bookmakers esteri.

È però anche vero che il primo obiettivo dello scommettitore professionista è giocare ad armi pari contro i quotisti, quindi puntando a lavagne molto vicine al 100%.

Anche questo è possibile. Vediamo come, nella prossima lezione.

Scritto da Betpusher

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