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Il valore aggiunto: impara a scommettere con metodo [lezione 6]

Pubblicato il 22 Marzo 2021

Da Betpusher

Siamo arrivati al cuore della questione: se vuoi vincere con le scommesse, se vuoi fare delle scommesse il tuo lavoro, se vuoi che le scommesse generino guadagno costante devi giocare in vantaggio sul concessionario, trovando valore aggiunto nelle quote.

Le quote che generano surebet contengono -per definizione- valore aggiunto, ma c’è valore aggiunto in più occasioni di quelle che immagini, e non solo in lavagne sotto il 100%.

Te lo spiego tornando all’esempio della lezione precedente, con alcune piccole modifiche.

Il valore aggiunto

Supponiamo per assurdo che ci venga offerta da uno o più bookmaker la possibilità di giocare all’infinito a Testa o Croce con lavagna vicina al 100% e quote diverse tra loro:

Lancio della moneta Testa Croce
Masochisbet.it (102,36%) 2,07 1,85
Pippobet.it (102,06%) 1,99 1,93

Non c’è surebet tra le quote dei due fantastici concessionari: nel migliore dei casi avremmo infatti una lavagna del 100,12% combinando 2,07 e 1,93…

…Però tra quelle quattro quote ce n’è una buona da giocare perchè contiene valore aggiunto e se sei arrivato su questa pagina partendo dalla prima lezione mi saprai senza dubbio dire qual è.

“È 1,85 ovviamente, la più bassa!” è purtroppo una risposta molto frequente.

Non pensarlo nemmeno per scherzo.

Sai infatti che la quota ideale (o “equa”, o “giusta”) di Testa/Croce è quella che esprime la probabilità percentuale di beccare l’esito (cioè il 50%) e quindi 2,00.

Sarebbe allora un’occasione molto vantaggiosa giocare all’infinito Testa su Masochisbet.it che ha deciso di pagarci a 2,07 un esito che dovrebbe essere quotato a quota minore di 2,00.

Quanto vantaggiosa sarebbe?

valore aggiunto

Usiamo i grandi numeri per capirlo: se giocassimo 1.000.000 di volte su Testa @2,07 l’importo di 1 euro contro Masochisbet spenderemmo 1.000.000 di euro risultando 500.000 volte perdenti e 500.000 volte vincenti (il 50% e 50% tralasciando casi limite), incassando quindi

1€ * 500.000 * 2,07 = 1.035.000€

cioè 35.000 euro di vincita netta.

Al contrario, se giocassimo per 1.000.000 di volte 1€ su Croce @1,93 contro Pippobet incasseremmo con le bet vinte

1€ * 500.000 * 1,93 = 965.000€

questa volta perdendo 35.000€.

Ti potrà sembrare banale, ma non lo è. Anzi, fa tutta la differenza del mondo: questo esempio spiega perchè esistono scommettitori vincenti e perchè invece giocatori molto bravi a beccare pronostici possono ritrovarsi a lungo andare a parlare con le colonne dei portici.

Un principiante gioca solo i pronostici, un vincente gioca quote che hanno valore aggiunto

Un semplice calcolo

Calcolare il valore aggiunto nel caso dell’esempio appena fatto è molto semplice:

valore aggiunto = (probabilità reale * quota decimale offerta) – 100%

ossia

valore aggiunto = (50% * 2,07) – 100% = 3,5%

Non a caso guadagnando 35.000 euro netti su un “investimento” di 1.000.000 di euro abbiamo marginato il 3,5%.

Quindi, maggiore sarà il valore aggiunto contenuto nelle quote che giochiamo, maggiori saranno i nostri guadagni nel lungo termine.

Attento: questo non vuol dire giocare quote alte, ma quote più alte di quanto dovrebbero essere.

Bisogna essere esigenti con le quote: bisogna cercarle, confrontarle, analizzarle e saperle riconoscere prima di promuoverle per giocare i nostri pronostici. È solo in questo modo che si inizia ad essere scommettitori vincenti.

Siamo vicini alla meta: nella prossima lezione ti parlo di valuebet e ti svelo uno dei segreti del mio metodo.

Scritto da Betpusher

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